Oggi una delle patologie croniche più sottovalutate è lo stress ossidativo, cominciamo a definire di cosa stiamo parlando.
  1. Che cos’è lo stress ossidativo?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo introddure qualche concetto di biochima spicciola. Innanzi tutto definiamo il termine stress ?
Lo stress per definizione è una addattamento a sollecitazioni che provengono dal mondo esterno, lo stress può diventare però patologico o cronico con conseguenti distrurbi psicosomatici, Dunque il nostro organismo è sempre soggetto a stress, possiamo distinguere due tipi di stress:

Distress Eustress
Stress negativo, incapacita all’adattamento, squilibrio tra azione di tensione e rilascio Fasi del distress percepite dal corpo
Allarme-resistenza-esaurimento(inadattamento)
Stress positivo, capacità d’adattamento, equilibrio psicosomatico. Fasi dell’eustress:
Allarme-resistenza-riposo(adattamento)

Avendo un idea chiara del termine stress, passiamo ora ad esaminare il termine stress ossidativo

Lo stress ossidativo è una condizione patologica provocata dall’azione lesiva, sulle cellule e sui tessuti del nostro organismo, di quantità abnormemente elevate di radicali liberi. Esso viene a determinarsi perché la produzione di tali specie chimiche è aumentata e/o perché la fisiologica capacità di difesa nei loro confronti, ad opera dei sistemi antiossidanti, è ridotta.

Che cosa sono i radicali liberi ?

I radicali liberi sono atomi o raggruppamenti di atomi nei quali almeno un orbitale esterno è “occupato” non da una coppia ma da un solo elettrone, detto, appunto, “spaiato”
radicali liberi 

L’organismo, già in condizioni normali, produce una determinata quota di radicali liberi, per effetto del fisiologico metabolismo cellulare. La sintesi di alcuni ormoni, per esempio, implica la generazione di radicali liberi mentre i leucociti polimorfonucleati sfruttano la produzione di questi agenti per uccidere i batteri, aiutando, in tal modo, il nostro organismo a difendersi dalle infezioni. Altri radicali liberi, quali l’ossido nitrico (NO) sono indispensabili per l’omeostasi dell’intero organismo, in quanto modulano importanti funzioni, quali la contrattilità della muscolatura liscia vascolare, l’aggregazione piastrinica, l’adesione cellulare, etc. Da questo punto di vista, i radicali liberi sono stati giustamente definiti “insostituibili compagni” della vita cellulare. Le cause ritenute responsabili di un aumento della produzione dei radicali liberi possono essere di svariata natura, fisica, chimica o biologica

Eziologia Esempi
Fattori ambientali Radiazioni,inquinamento
Stati fisiologici Gravidanza
Fattori psoclogici stress psico-emotivo
Malattie Traumi, infiammazioni, infezioni, vasculopatie, neoplasie
Fattori iatrogeni Farmacoterapia, radioterapia, raggi X
Stile di vita Alimentazione, alcool, fumo, esercizio fisico incongruo

Come si combatte un eccessivo carico di redicali liberi? Gli anti-ossidanti

Gli antiossidanti sono agenti in grado di neutralizzare l’azione potenzialmente lesiva dei radicali liberi. Alcuni di essi (es. sistemi enzimatici della superossidodismutasi e della catalasi) sono endogeni, cioè vengono prodotti dal nostro organismo di cui sono parte integrante. Altri, invece, quali ad esempio le vitamine C ed E, sono esogeni, cioè devono essere introdotti dall’esterno, per esempio con una corretta alimentazione.

Fattori che riducono le nostre difese anti-ossidanti

Eziologia Esempi
Ridotta assunzione ao Ipovitaminosi, diete monotone
Ridotto assorbimento ao Sindromi da malassorbimento, celiachia
Ridotta capacità di utilizzazione di AO Deficit dei mec. di captazione e/o trasporto Insufficienza dei sistemi enzimatici
Insufficienza dei sistemi enzimatici AO Fattori genetici e/o iatrogeni
Eccessivo consumo di AO Eccessiva produzione di specie reattive Assunzione di farmaci Sovraccarico del sistema microsomiale Malattie Vari

Combattere i radicali liberi con l’alimentazione

Per combattere i radicali liberi bisogna adottare uno stile divita sano e improntato su un alimentazione ricca di anti-ossidanti, evitare dunque cibi che acidifichino il ph e quindi con un indice PRAL(Potential Renal Acid Load) molto elevato. scegliere cibi non raffinati e biologici. Ecco una tabella che può esservi utile
acidiBibliografia utile

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