Masters of sex

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Masters of Sex è una serie televisiva statunitense di genere drammatico creata da Michelle Ashford che narra la storia di due ricercatori: William masters e Virginia Johnson. Entrambi i ricercatori furono i pionieri della sessualità umana, infatti scoprirono che il sesso poteva essere studiato scientificamente, attraverso esperimenti e raccolta dati.

Epoca 

Masters of sex è ambientato nel 1957 a St.Luois,ed  è, infatti, il ritratto di un’epoca popolata di casalinghe frustrate che non conoscono il significato della parola “orgasmo”, di mariti e mogli che dormono in letti separati o giovani coppie che pensano che per riprodursi basta giacere nello stesso letto. Un epoca dove perfino gli americani, non avevano ancora capito come si potesse trarre piacere dal sesso. Il telefilm inoltre incentra gran parte della trama, proprio sulle difficoltà dell’epoca ad accettare degli studi sperimentali sul sesso; infatti come ogni novità, lo studio del sesso fu accolto con riprovazione e paura.

Il burbero dottore e la splendida ricercatrice

Fin dall’inizio della serie televisiva si nota come il dottor Masters alias Michael Sheen  sia un’uomo duro con un carattere irascibile,  ogni sua decisione deve essere accettata da chiunque gli stia intorno, senza se e senza ma. Con l’evolversi della serie notiamo però, che in realtà egli è un uomo sofferente, distrutto dall’impossibilità di avere un figlio e annientato dal fatto che proprio il suo lavoro sia incentrato sulla cura della fertilità. La luce nel tetro cuore di Masters viene accesa dalla dottoressa Virginia Johnson alias Lizzy Caplan, una donna carismatica e instancabile, prima segretaria e poi co-ricercatrice che non tarderà a manifestare tutte le sue capacità. Proprio la dottoressa, con la sua dolcezza immensa e il suo enorme erotismo, perché di erotismo si tratta, darà la spinta giusta alla ricerca sulla sessualità. Masters dapprima sarà freddo ma capirà ben presto che quella donna ha qualcosa di speciale,impara in fretta, sa ciò che vuole  e non demorde mai.
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Omosessualità tra evoluzione e omofobia

Tema fondamentale di master of sex è quello dell’omosessualità, nel corso del telefilm , infatti si scopre che il rettore dell’ospedale Burton Scully ha nascosto per svariati anni la sua natura gay, proprio per non rovinarsi la carriera e per poter camminare a testa alta. Nel telefilm, che è figlio dell’epoca in cui è ambientato, non esiste l’integrazione degli omosessuali,che vengono visti come dei malati cronici da curare e compatire, lo stesso Scully ben consapevole della sua natura, pensa di essere malato e cercherà di trovare una cura. Da sottolineare però è una scena del telefilm, che credo sia emblematica, nel processo di evoluzione dell’accettazione dell’omosessualità: Scully paga un ragazzo per far sesso, solo che questa volta ha appreso che tramite dei farmaci,che inducono in lui senso di vomito, può guarire questa sua patologia; egli infatti cerca di prendere i farmaci mentre il ragazzo si masturba davanti a lui, creando così una situazione psicologia da associare alla nausea, cosicché il cervello ogni qual volta veda determinate immagini, reagisca in modo disgustato e tenti di fuggire. Il ragazzo, che ormai prova dei sentimenti per lui, si rifiuta e chiarisce a Scully che la sua non è una malattia e che se vuole vivere serenamente deve accettare se stesso.
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Lo studio

Insomma, è proprio grazie a William Masters e a Virginia Johnson se oggi sappiamo che esistono quattro fasi dell’atto sessuale (eccitamento, plateau, orgasmo e risoluzione), che le donne fingono (e non perché sono frigide, ma probabilmente perché non sono appagate a sufficienza dai propri partner), che le donne provano piacere intensamente tanto quanto gli uomini (se non di più) e, per giunta, in modi diversi e combinati e che quindi, ancora una volta, le donne possono raggiungere l’orgasmo in modo autonomo, facendo benissimo a meno della figura maschile (scandalo!). In breve, ammettiamolo, c’è tanta gente ancora oggi che sconosce questi argomenti o che preferisce non affrontarli in nome di una fantomatica decenza.
La cosa fenomenale di questa serie è che essa ci racconta non solo la scoperta della legittimità del piacere femminile, ma soprattutto l’importanza che questa ebbe per le donne stesse che, in un certo qual modo, cominciarono ad “uscire allo scoperto”, potendo dichiarare prima di tutto a se stesse che il piacere del sesso, l’eccitazione, il godimento, erano qualcosa che meritavano. La ricerca diffuse i suoi effetti ben al di là della comunità scientifica, scardinò ruoli sociali, paradigmi e stereotipi che avevano sempre posto al centro dell’universo sociale e familiare l’essere maschile e la sua potenza patriarcale.

 Telefilm splendido

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Di telefilm splendido si tratta, Masters of sex cattura chi lo guarda e intriga per il suo essere erotico e drammatico. Ovviamente il punto forte oltre la storia è il cast, denso di ottimi attori ma con protagonisti due fuoriclasse della recitazione come Michael Sheen(questo era risaputo!) e Lizzy Caplan (Sopresa Sorpresa!). Consiglio a tutti di guardarlo, perché i temi trattati ti lasciano il segno. Buona visione.


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